Archivi e biblioteche dei penalisti italiani

Nell’ambito del vastissimo patrimonio librario, circa 2.000 volumi, rappresentato dal fondo Finzi, ci si è interrogati sin dall’inizio del progetto su quali testi digitalizzare in modo da consentire una loro più ampia diffusione. Dal punto di vista metodologico, dopo una attenta valutazione del catalogo complessivo del fondo, sono stati definiti alcuni criteri per la selezione dei testi, escludendo tutti i volumi, evidentemente più recenti, sui quali sussistono ancora diritti d’autore che ne ostacolerebbero la libera diffusione.

Non sono stati inoltre considerati quei volumi per i quali in rete, all’interno di teche digitali istituzionali o private, sia già disponibile la digitalizzazione. Dopo un attento spoglio di ciascun singolo volume da parte dell’unità di ricerca triestina, è emerso infatti che nessuna opera presentava caratteristiche uniche (per la presenza di dediche, appunti manoscritti del possessore ecc.) tali da giustificarne una rinnovata digitalizzazione.

Sulla base di tali criteri si è potuto così ottenere una selezione di cinque testi antichi, di grande pregio. Tra questi, in particolare, va ricordato il manoscritto anonimo recante il titolo Raccolta di Varie Giustizie et altro seguito nella Città di Bologna, in due tomi, verosimilmente databile intorno alla seconda metà del Settecento. Sono stati inoltre digitalizzati undici volumi moderni, italiani e internazionali, tra cui due progetti di legge sudamericani, che riflettono il periodo di insegnamento e di ricerca di Marcello Finzi in Argentina e la vastità degli studi condotti. Si tratta del Proyecto de ley: organización de la justicia en materia penal e del Proyecto de ley: código de procedimientos en materia penal, di Eusebio Gómez e Rodolfo Moreno.