Pasquale Filastò (Sinopoli 1917 – Firenze 2000) si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze nel 1939. In seguito, fu assistente volontario alla cattedra di Diritto penale del suo maestro, Raul Alberto Frosali, e si iscrisse all’albo dei procuratori legali.
Antifascista, a soli 21 anni rifiutò la tessera del PNF e fu, quindi, radiato. Richiamato alle armi nel 1940, fu inviato in Albania e poi nel Peloponneso. L’armistizio dell’8 settembre 1943 lo colse a Firenze, ove si trovava in licenza ordinaria: rifugiatosi nel Chianti, prese contatto con elementi del Partito comunista e si unì alla 22ª bis Brigata Garibaldi “Sinigaglia”.
Nel dopoguerra si dedicò alla professione di avvocato penalista e insegnò Diritto e procedura penale, nonché Diritto penitenziario, presso l’Università di Firenze.
Nel 1992 lo stesso Pasquale Filastò donò all’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea il proprio archivio, alluvionato e altrimenti destinato al macero. Il fondo comprende carteggi e atti provenienti dal suo studio forense, nonché materiale a stampa di carattere giuridico.






