Consistenza e tipologia:
Il fondo consta di 9.636 documenti di cui 9.317 tra opuscoli e monografie – 1.863 in lingue occidentali e 7.454 in lingua russa – e 319 annate di periodici; tutti in lingua russa, ma si annoverano anche curiosità in armeno e georgiano. La caratterizzazione disciplinare è essenzialmente giuridica seppur si trovano anche testi di storia, economia, geografia, sociologia, statistica, scienze politiche e un buon numero di biografie oltre ai discorsi pubblici di Lenin, Stalin e Molotov.
La datazione dei libri russi parte all’incirca dalla nascita dell’Unione Sovietica e giunge fino agli anni inizi degli anni ’90 del secolo XX, circostanza che testimonia ulteriori viaggi in Unione Sovietica e che sono ben noti dalla biografia di Napolitano. Il giurista coltivò infatti rapporti personali e professionali ai massimi livelli della nomenclatura sovietica nonché con le principali case editrici e con le più attive società culturali e scientifiche del tempo, in particolare con la Mezdunarodnaja kniga (Libro Internazionale). Quest’ultima realtà, i cui contatti sono testimoniati anche da inserti documentari nei volumi del fondo Napolitano, consentiva un rapido e completo approvvigionamento di libri editi in collane specializzate di storia, religione, diritto, filosofia, scienze.
Storia del fondo:
Nel luglio del 1941 Tommaso Napolitano, profondo conoscitore della lingua e della cultura russa e studioso del diritto e delle istituzioni bolsceviche, fu inviato in Russia come funzionario dell’Ufficio Propaganda del Corpo di spedizione italiano (CSIR).
Napolitano fece rientro dal fronte orientale nell’estate del 1942 e in una lettera del 1° marzo 1945, indirizzata al Ministero di grazia e giustizia e con la quale chiedeva il reintegro nei ruoli della magistratura, dichiarava «ho portato migliaia di libri sul diritto sovietico che metto a disposizione del Ministero di Grazia e Giustizia nel momento, particolarmente propizio, della elaborazione dei nuovi codici italiani». Se è probabile che i libri giunsero in Italia tramite i convogli che partivano carichi del necessario per le operazioni belliche in Russia, meno chiaro è invece il confine tra acquisizione a titolo personale degli stessi e il prelievo operato per servizio. Probabilmente l’acquisto della proprietà in capo allo studioso della raccolta è da ascriversi a una sorta di ricompensa da parte del generale Messe, che riconobbe in Napolitano la figura che avrebbe saputo valorizzare l’ingente mole di documenti.
Nel 1995, a un anno dalla morte del giurista, la nipote, Antonella Petrone, dava seguito alla volontà del congiunto di donare a una biblioteca pubblica la di lui ricchissima biblioteca, che andò così ad aggiungersi alle raccolte librarie del Fondo Slavo della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Accessibilità:
Il fondo è a scaffale chiuso. I documenti non sono al momento consultabili perché non ancora catalogati.
Incremento:
Chiuso
Stato di conservazione:
Non valutabile
Ordinamento:
Del fondo sono state catalogate in Indice SBN solamente le monografie in lingue occidentali, che sono oggi tutte reperibili tramite l’OPAC (1.863 record bibliografici). Tuttavia non è stato effettuato il legame tra notizie bibliografiche e le voci di autorità possessore e/o provenienza.
La restante parte del fondo, in lingua russa, non è catalogata ma per essa si dispone di un elenco dattiloscritto approntato per uso interno.
Segnatura di collocazione attuale:
F.Nap (limitatamente al materiale catalogato)
Note alla segnatura:
Il fondo ha conservato la sua unitarietà.
Cataloghi:
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Fondo slavo, fogli sciolti dattiloscritti ad uso interno (1995 ca.) – Elenco dei testi a stampa in lingua russa, armena e georgiana del fondo Tommaso Napolitano.
Bibliografia:
N. PALMAI, Fondi speciali: la biblioteca di Tommaso Napolitano, in Una tipografia napoletana tra riformismo e reazione e altri studi, «BVE. Quaderni», 6, Roma, 1997, pp. 88-91.
L. DE ANGELIS, Un italiano tra due totalitarismi, in Mal di Russia, amor di Roma. Libri russi e slavi della Biblioteca Nazionale, catalogo della mostra (Biblioteca Nazionale Centrale, Roma, 23 ottobre 2006 – 5 gennaio 2007), a cura di M. BATTAGLINI, Roma, Colombo, 2006, pp. 87-95.
Soggetto conservatore:
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma – scheda Anagrafe delle biblioteche italiane
Redazione e revisione:
Gino Li Chiavi Claudio, 2025/05/15, prima redazione






