Zanardelli Giuseppe

Consistenza e tipologia:

Sulla base dell’inventario del 1929 il fondo consterebbe di 7.320 opere, pari a 10.109 volumi. Le edizioni sono comprese tra il XVI ed il XX secolo (ante 1903). Seppur il carattere disciplinare della raccolta è eminentemente giuridico e politico – saggi di filosofia del diritto, raccolte di leggi, codici, regolamenti e testi di costituzioni, italiani e stranieri, raccolte di decisiones, saggi sul governo locale, sull’amministrazione della giustizia, sulla criminalità e sulle carceri – non mancano testi storiografici, di letteratura, di economia e statistica, opere biografiche e testi relativi a questioni sociali come l’istruzione e la previdenza sociale.


Storia del fondo:

Giuseppe Zanardelli con testamento olografo del 1899 e codicillo del 1902 legava al Comune di Brescia la sua biblioteca dislocata tra la villa di Maderno e la casa di Brescia.
Nella villa affacciata sul Garda gli oltre 20.000 volumi della biblioteca erano sistemati in quattro ambienti: la sala della biblioteca, lo studio professionale, l’antistudio e l’anticamera di un secondo studio. Non meno ricca era la raccolta di libri e opuscoli che si affastellavano in ogni angolo della residenza in città: seppur di essa non si conosce la consistenza, è invece noto che Zanardelli impegnasse talvolta alcuni amici nello spoglio di periodici, nella collazionatura di atti, nel riordino e catalogazione di opere che da ogni dove gli pervenivano in dono.
Nel giugno del 1904, a sei mesi dalla morte del giurista, i suoi esecutori testamentari – gli avvocati Fausto Massimini, Massimo Bonardi, Gerardo Lana – consegnavano i documenti all’avvocato Ugo Da Como, assessore delegato del Comune. La raccolta pervenne così alla Biblioteca civica Queriniana nel 1905 e fu avviata la catalogazione. Secondo le disposizioni di Zanardelli gli esemplari doppi e già posseduti dalla biblioteca civica sarebbero stati consegnati dal Municipio al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Brescia. Zanardelli aveva inoltre previsto che, se tra gli esemplari consegnati all’Ordine degli avvocati fossero risultati dei doppi rispetto al posseduto della biblioteca dell’Ordine, quest’ultimi sarebbero stati riconsegnati ai suoi eredi. E così avvenne tra il 1907 e il 1911 quando agli eredi Zanardelli furono restituite, in diverse partite, quasi 500 opere. Tra la primavera e l’estate del 1911, inoltre, furono forse consegnati alla famiglia anche alcuni «pacchi d’opuscoli contenenti i discorsi dell’Onorevole Ministro ed altre carte relative ai di lui studi» per i quali il direttore della Queriniana sollecitava il ritiro per «penuria di spazio».
La catalogazione e sistemazione del fondo Zanardelli presso la Biblioteca Queriniana terminò solamente nel 1929. Alla fine, al netto dei doppi che furono scartati, la raccolta risultò composta da 7.320 opere pari a 10.109 volumi.
A corredo del fondo Zanardelli fu realizzato, in forma manoscritta, un registro-inventario, completato il 5 luglio 1929, e un catalogo a schede, formato Staderini, conservate in 16 cassette, quest’ultimo a oggi irreperibile. Già nel settembre del 1955 la biblioteca Zanardelli era stata confusa con il patrimonio bibliografico della biblioteca Queriniana. Le edizioni appartenenti al legato Zanardelli, prima di questa data, costituivano pertanto un fondo specifico, separato dal resto delle raccolte della biblioteca, così come suggerisce chiaramente, oltre alla presenza degli strumenti appena citati, l’impronta a inchiostro blu di un timbro ovale, riscontrato in alcuni esemplari, la cui legenda recita «Biblioteca Queriniana / 1905 / Leg.to Zanardelli».


Accessibilità:

Il fondo è a scaffale chiuso.


Incremento:

Chiuso


Stato di conservazione:

Non valutabile


Ordinamento:

Le notizie bibliografiche sono gestite in Clavis e visibili nell’OPAC della Rete Bibliotecaria Bresciana. Al momento è possibile recuperare dal catalogo solo parzialmente i documenti (678 items) già provenienti dalla biblioteca di Giuseppe Zanardelli.


Segnatura di collocazione attuale:

Il fondo non ha una propria e specifica segnatura che lo distingue dal resto del posseduto dell’istituto.


Note alla segnatura:

Il fondo bibliografico appartenuto a Giuseppe Zanardelli non ha mantenuto la sua unitarietà.
Gli esemplari già Zanardelli sono riconoscibili dalla presenza dell’impronta a inchiostro blu di un timbro ovale la cui leggenda recita «Biblioteca Queriniana / 1905 / Leg.to Zanardelli». I documenti della biblioteca Zanardelli sono pertanto privi di una segnatura di collocazione propria e identificativa che oggi li distingua tra il posseduto complessivo della Biblioteca Queriniana. Tuttavia, timbri, dediche, note di possesso e di provenienze sono stati rilevati e inseriti in inventario e sono visibili nel campo note all’esemplare dell’OPAC dell’Istituto.


Bibliografia:

R. ZILIOLI-FADEN, Legato Giuseppe Zanardelli (scheda 35), in I fondi speciali delle biblioteche lombarde: censimento descrittivo, II, Province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, a cura dell’ISTITUTO LOMBARDO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELL’ETÀ CONTEMPORANEA, Milano, Bibliografica, 1998, p. 217.
G. LANG, La tutela della memoria nel sodalizio di tre amici, in «Memorie dell’Ateneo di Salò», VIII, II s., 1997-1998, pp. 103-119 (112-114).
E. DEZZA, Carte private e disposizioni testamentarie di Giuseppe Zanardelli conservate presso il Collegio Ghisleri di Pavia, in Zanardelli: una famiglia ghisleriana. Carte inedite di Giuseppe e Ferdinando Zanardelli donate al Collegio Ghisleri. Atti della giornata di studi (Pavia, 2003), a cura di A. BONADEO – A. CANOBBIO – F. GASTI, Como, Ibis, 2005, pp. 53-80 (75-80).


Fonti:

Archivio di Stato di Brescia, Carte Zanardelli, b. 843, fasc. Libri ed oggetti di G. Zanardelli (1911).


Soggetto conservatore:

Comune di Brescia. Biblioteca civica Queriniana – scheda Anagrafe delle biblioteche italiane


Redazione e revisione:

Gino Li Chiavi Claudio, 2025/05/15, prima redazione

keyboard_arrow_up