Il progetto

Prendendo avvio dalla constatazione del limitato interesse nei confronti di archivi e biblioteche dei giuristi, il progetto di ricerca – promosso dalle Università di Bologna, Modena-Reggio Emilia, Trento e Trieste – intende da un lato promuovere il censimento e la descrizione dei fondi archivistici e bibliografici dei professori universitari di Diritto e procedura penale attivi in Italia fra la metà del XIX e la metà del XX secolo, dall’altra studiare analiticamente le figure di Pietro Ellero (1833-1933) e Marcello Finzi (1879-1956), esemplificative di periodi differenti dell’evoluzione dello Stato e della società italiana.
Grazie anche ai rispettivi interessi in campo penalistico, infatti, essi incrociano due fasi della storia nazionale di rilevante significato per la trasformazione degli assetti pubblicistici, della vita sociale e culturale nel suo complesso. Ellero vive la tormentata fase del passaggio verso l’unificazione del paese; Finzi svolge la sua attività accademica nel pieno della crisi dello stato liberale e postliberale, con un’esperienza umana segnata profondamente dalla legislazione razziale avviata dal regime fascista nel 1938, che coinvolge anche i giuristi di origine israelita, che pure avevano creduto nelle potenzialità politiche della rivoluzione fascista.
Contestualmente allo studio delle due figure, il progetto prevede l’inventariazione analitica dell’archivio di Ellero, conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, e nuove ricerche sulla biblioteca di Finzi, acquisita dal Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste.
Il portale abius.it (Archivi e biblioteche dei professori di Diritto penale) propone un accesso semplificato e integrato alle descrizioni dei fondi archivistici e bibliografici, realizzate tenendo conto degli standard descrittivi nazionali e internazionali, e pienamente interoperabili con i principali sistemi nazionali del Ministero della cultura, fra cui il nuovo Sistema Informativo Archivistico (SIA) promosso dall’ICAR e l’Anagrafe delle biblioteche italiane dell’Istituto centrale per il catalogo unico (ICCU).
Una parte della documentazione conservata nell’archivio di Pietro Ellero, così come alcuni volumi appartenuti a Marcello Finzi, è stata oggetto di digitalizzazione: i documenti sono accessibili direttamente tramite l’inventario dell’archivio, mentre la selezione dei libri è disponibile nella sezione dedicata del sito.
L’iniziativa si presenta come un progetto sperimentale che vede l’applicazione di un metodo di lavoro interdisciplinare; il coinvolgimento di archivisti, bibliotecari, storici del libro e delle biblioteche, storici del diritto e penalisti e la cooperazione attiva tra accademia e istituzioni, nazionali e locali, potrà auspicabilmente proseguire in futuro con un allargamento della ricerca ad altri fondi prodotti dai giuristi.

Il progetto coinvolge le seguenti unità:

Università di Trento
L’unità dell’Università di Trento si occupa in particolar modo del censimento e della descrizione degli archivi e delle biblioteche dei penalisti, nonché della descrizione analitica del fondo Ellero conservato presso la Biblioteca universitaria di Bologna.
          Stefano Malfatti, ricercatore in Archivistica presso il Dipartimento di Lettere e filosofia, riveste il duplice ruolo di P.I. e coordinatore dell’unità di Trento.
          Completano l’unità tre assegnisti di ricerca, appositamente reclutati: Claudio Gino Li Chiavi, Silvia Piccinelli e Giorgia Spinali.

Università di Bologna
L’unità dell’Università di Bologna è composta da due ricercatori afferenti a due diversi ambiti disciplinari.
          Paolo Tinti è professore associato di Bibliografia e Biblioteconomia presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica (FICLIT).
          Damigela Hoxha, professoressa associata di Storia del diritto medievale e moderno presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, si interessa in particolar modo della storia del Diritto penale.

Università di Modena-Reggio Emilia
L’unità dell’Università di Modena-Reggio Emilia, orientata alla Storia del diritto, comprende tre ricercatori.
          Carmelo Elio Tavilla, responsabile dell’unità, è professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Modena. Per sei anni ha ricoperto anche le funzioni di Direttore del Dipartimento, ora alla scadenza del suo secondo e ultimo mandato.
          Pierpaolo Bonacini è professore associato di Storia del diritto Medievale e Moderno presso l’Università di Modena, da oltre quattro anni incardinato presso il Dipartimento di Giurisprudenza della medesima Università.
          Letizia Solazzi è assegnista di ricerca presso l’Università di Modena; dagli anni del dottorato si occupa di tematiche connesse alla storia e all’evoluzione del diritto penale tra XIX e XX secolo. È anche Avvocato del Foro di Bologna.

Università di Trieste
L’unità dell’Università di Trieste è formata da quattro ricercatori, con tre distinti profili disciplinari, così da garantire un impegno trasversale nel raggiungimento degli obiettivi che il progetto si prefigge.
          Nicola Recchia, che veste il duplice ruolo di vice P.I. e di coordinatore dell’unità triestina, è ricercatore in Diritto penale nel Dipartimento di Scienze giuridiche, del linguaggio, dell’interpretazione e della traduzione.
          Francesco Peroni è professore ordinario di Diritto processuale penale nel medesimo Dipartimento ed ha contribuito in prima persona, dapprima in qualità di Direttore di dipartimento e poi di Rettore dell’Università di Trieste, a preservare e valorizzare il fondo bibliografico Finzi, oggetto del progetto.
          Giorgia Maragno è ricercatrice in Diritto romano, anch’ella da poco incardinata presso il medesimo Dipartimento dell’Ateneo triestino.
          Questa ricca compagine interdisciplinare è integrata dalla presenza della ricercatrice, appositamente reclutata per il progetto e a questo esclusivamente dedicata, Giorgia Nicolò, assegnista di ricerca in Diritto penale.

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