Archivi e biblioteche dei penalisti italiani

Moro Aldo (ACS)

Denominazione:

Moro Aldo (ACS)

Tipologia:

fondo

Cronologia:

1947 - 1978

Consistenza:

bb. 218

Descrizione:

Il complesso archivistico raccoglie materiale di carattere politico e personale, tra cui corrispondenza e documentazione riguardante l’attività politica, parlamentare e di governo di Moro. Si articola in dieci serie:
1. Scritti e discorsi, (1947-1978), bb. 36, che raccoglie appunti, articoli, testi di interventi e scritti diversi di Aldo Moro, suddivisi in ventitré sottoserie sulla base dell’anno di redazione dei documenti;
2. Miscellanea di uffici diversi, (1948-1959), bb. 3, in cui si conserva documentazione frammentaria dell’attività di Moro quale Sottosegretario agli esteri, Ministro di grazia e giustizia e Ministro della pubblica istruzione;
3. Presidente del Consiglio dei ministri (I-III governo), (1963-1968, con docc. dal 1954 e fino al 1975), bb. 77, che contiene corrispondenza, quotidiani e documentazione diversa riferibili ai primi tre mandati di Moro alla Presidenza del Consiglio dei ministri. La serie è articolata in due sottoserie:
3.1 Questioni diverse, (1963-1968), bb. 5;
3.2 Ufficio del consigliere diplomatico, (1963-1968, con docc. dal 1954 e fino al 1975), bb. 72;
4. Presidente del Consiglio dei ministri (IV-V governo), (1974-1976, con docc. fino al 1977), bb. 11, comprendente la documentazione prodotta da Moro negli ultimi due mandati alla Presidenza del Consiglio dei ministri. La serie è suddivisa in due sottoserie:
4.1 Questioni diverse, (1974-1976, con docc. fino al 1977), bb. 4;
4.2 Ufficio del consigliere diplomatico, (1974-1976), bb. 9;
5. Ministro degli Affari esteri, (1969-1972, con docc. dal 1966), bb. 28, che documenta l’attività di Moro al suddetto Ministero nei governi Rumor II e III, Colombo e Andreotti I. Gli incartamenti sono suddivisi in tre sottoserie:
5.1 Visite, (1969-1972), bb. 11;
5.2 Questioni nazionali e internazionali, (1969-1972, con docc. dal 1966), bb. 10;
5.3 Telegrammi, (1969-1972), bb. 7;
6. Ministro degli Affari esteri, (1973-1974, con docc. dal 1972), bb. 9, che documenta l’attività di Moro al suddetto Ministero nei governi Rumor IV e V. La serie è articolata in tre sottoserie:
6.1 Visite, (1973-1974, con docc. dal 1972), bb. 6;
6.2 Questioni nazionali e internazionali, (1973-1974), bb. 2;
6.3 Telegrammi e altra corrispondenza, (1973-1974), b. 1;
7. Democrazia cristiana, (1956-1978), bb. 8, che raccoglie materiale riguardante l’attività del partito, con alcune lacune corrispondenti ai periodi in cui Moro ricopriva cariche di governo. La serie comprende corrispondenza e documentazione diversa ed è divisa in sei sottoserie sulla base dell’anno di riferimento;
8. Elezioni politiche, (1963-1976), bb. 4, che contiene materiale normativo, corrispondenza e documentazione connessa alle elezioni politiche tenutesi negli anni 1963, 1968, 1972 e 1976. Ad ognuna di esse è dedicata una sottoserie;
9. Atti personali, (1964-1977), bb. 24, che contiene corrispondenza e documentazione diversa suddivise in fascicoli nominativi. Gli incartamenti sono articolati in venticinque sottoserie sulla base dell’iniziale del cognome dell’intestatario del fascicolo;
10. Documentazione sequestrata, (anni ’60-’70), bb. 8.

Storia archivistica:

Il fondo proviene dall’archivio che Aldo Moro conservava nel suo studio di via Savoia e che comprendeva sia documentazione di proprietà dello Stato sia documentazione privata. In seguito alla morte dello statista fu la Fondazione Moro a occuparsi delle carte, che il 20 aprile 1979 furono dichiarate di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio. Nello stesso anno fu pubblicata una raccolta di testi rinvenuti nel complesso documentario.
Un rinnovato interesse statale verso questi incartamenti condusse alla nomina, nel 1983, di una Commissione incaricata di redigerne l’inventario. Sotto la guida di Aldo Dainotto, la Commissione individuò all’interno dell’archivio i nuclei documentari di pertinenza statale e quelli di carattere riservato o segreto, che nel mese di agosto 1983 furono acquisiti dalla Pubblica amministrazione e trasferiti presso la Segreteria speciale della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Nel 1990, invece, il ritrovamento degli scritti in via Montenevoso a Milano consentì di destinare la parte privata dell’archivio di via Savoia all’erede designato da Moro, il nipote Luca Bonini. Nel 1992 fu quindi istituita una seconda Commissione, presieduta da Enrico Serra, che si occupò di completare l’esame delle carte e di proporre una soluzione per la loro conservazione. Non riscontrando la presenza di ulteriore documentazione riservata, ma percependo la necessità di mantenere, per quanto possibile, l’unitarietà dell’archivio originario, la Commissione propose di acquisire anche questa sua parte: il complesso fu acquistato e destinato all’Archivio Centrale dello Stato.
Nel 2008, a conclusione dei lavori della Commissione Moro, il fondo fu arricchito da altre otto buste: si trattava di documentazione sequestrata dalla Guardia di Finanza nello studio di Aldo Moro, che era coperta da segreto di Stato e che era stata fino ad allora conservata presso la Segreteria speciale della Presidenza del Consiglio dei ministri, come disposto nel 1983. Per accogliere questo materiale fu creata una nuova serie, la decima.
Il materiale è stato inventariato analiticamente nel 2003, nell’ambito del progetto Archivi on-line promosso dal Senato della Repubblica. Lo strumento di ricerca, realizzato da Marina Giannetto, è stato diffuso in formato cartaceo e digitale, quest’ultimo all’interno del sistema GEA. In seguito alla dismissione di GEA, la descrizione del fondo è stata riversata nel portale attualmente utilizzato dall’Istituto, realizzato con il software Arianna4 di Hyperborea e inaugurato nel 2022.

Criteri di ordinamento:

Il fondo è articolato in serie e sottoserie e riporta due numerazioni, una per le buste e una per i fascicoli; quest’ultima riparte da 1 in ogni serie.

Strumenti di ricerca:

L’inventario analitico del fondo, realizzato con il software di descrizione archivistica Arianna4, è consultabile nella base dati dell'Archivio Centrale dello Stato. Presenta una struttura ad albero rovesciato, da cui è possibile accedere alle schede descrittive di fondo, serie, sottoserie e unità archivistiche.
Il medesimo strumento e le fotoriproduzioni realizzate nell'ambito del progetto Archivi on-line sono stati pubblicati sul sito Patrimonio dell'Archivio storico del Senato della Repubblica.

La documentazione è conservata da:


La documentazione è stata prodotta da:


Collegamenti:


Redazione e revisione:

  • Piccinelli Silvia, 2024/12/13, prima redazione

Bibliografia:

  • M. CLEMENTI - P. PERSICHETTI - E. SANTELENA, Brigate rosse. Dalle fabbriche alla campagna di primavera, I, Roma: DeriveApprodi, 2017, pp. 260-265.