Aldo Moro (Maglie 1916 – Roma 1978) si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nel 1938 e negli anni seguenti conseguì la libera docenza in Diritto penale. Nel 1942 ottenne l’incarico di Filosofia del diritto presso l’Università di Bari, ove tenne anche l’insegnamento di Diritto penale. Successivamente si trasferì all’Università “La Sapienza” di Roma e fu titolare della cattedra di Istituzioni di diritto e procedura penale presso la Facoltà di Scienze politiche.
Si iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1945 e, l’anno successivo, fu eletto all’Assemblea Costituente. Fu Ministro di grazia e giustizia nel governo Segni e Ministro della pubblica istruzione durante il governo Zoli. Fu eletto segretario della DC nel 1959 e, nel dicembre del 1963, costituì il suo primo governo. Fu Ministro degli esteri dall’agosto 1969 fino al novembre 1974, Presidente del Consiglio dei ministri dal 1974 al 1976 e presidente della DC dal 1976 al 1978.
Il 16 marzo 1978 fu rapito a Roma dalle Brigate rosse, che lo tennero prigioniero per 55 giorni. Il suo cadavere fu ritrovato in via Caetani, nel centro città, il 9 maggio 1978.
L’archivio di Aldo Moro che, al momento della sua morte, si trovava nel suo studio in via Savoia è stato destinato all’Archivio Centrale dello Stato, poiché comprende in prevalenza materiale relativo alla sua attività politica. La parte custodita dalla famiglia, invece, che include testimonianze di vita privata, del suo impegno professionale e della solidarietà dimostrata in seguito al suo sequestro e alla sua morte, è stata depositata presso il Centro documentazione Archivio Flamigni di Roma.










